Caratteristiche della regione delle Dolomiti
Patria dei ladini
Le Dolomiti si estendono su tre province dell’Italia settentrionale: Bolzano, Trento e Belluno nel Veneto. Indipendentemente dai confini provinciali, sono principalmente le aree ladine nelle Dolomiti, che conferiscono alla regione un carattere molto singolare. Anche se nelle Dolomiti si parla l’italiano ma anche il tedesco, sono i ladini che hanno conservato gran parte dell'originarietà della regione. Questo include i tipici Viles, dei piccoli agglomerati di abitazioni, tipici dell’Alta Badia, ed un'ottima cucina, che in effetti unisce tre grandi gastronomie: quella italiana, quella austriaca e la storica cucina degli Asburgo. Rappresenta, dunque, una area culturale estremamente interessante.
Il ladino dolomitico
Insieme alla lingua svizzera orientale ed il friulano, il ladino fa parte del gruppo linguistico retoromano. I rappresentanti del ladino dolomitico sono principalmente raggruppati in cinque valli attorno al grande massiccio di Sella: nella Val Gardena, nella Val Badia, nella Val di Fassa, nel Livinallongo del Col di Lana e nell’Ampezzo. Qui costituiscono la maggioranza della popolazione. Ma mentre i ladini erano un gruppo linguistico in gran parte accettato durante il dominio dell'Impero asburgico e nell’odierno Alto-Adige, gli italiani si oppongono ad un’autonomia dei ladini. Un referendum, votato nel 2007, ha ottenuto una grande maggioranza di ladini della Val di Fassa, nell’Ampezzo e nel Livinallongo del Col di Lana che si sono dichiarati a favore di un’annessione all’Alto-Adige di lingua tedesca – Roma è dunque chiaramente sotto pressione; però, fino ad oggi, manca una soluzione.
Cultura e tradizione nelle aree ladine
A parte le differenze linguistiche ed i conflitti bellici, sono una cultura comune e la tradizione a tenere uniti i ladini con il gruppo etnico tirolese di lingua tedesca, nell’Alto-Adige, ed i tirolesi del Trentino. Vestiti, modi di costruzione e cucina si assomigliano a causa della lunga storia comune e dello stesso stile di vita. Si possono quindi trovare nell’intera regione delle Dolomiti, ed anche oltre i suoi confini: Cappelli tirolesi, i tipici agglomerati di abitazioni tirolesi, speck, canederli, gnocchi tirolesi e gli scizzeri. È soprattutto la cucina che unisce in modo speciale le tre differenti tradizioni culinarie: la tipica cucina tirolese con le tradizioni dell’antica gastronomia asburgica e la cucina mediterranea italiana. Anche se l’arte culinaria delle Dolomiti è tradizionalmente abbastanza modesta, troverete tuttavia una grande varietà di piatti all’interno di una sola regione: pietanze a base di canederli, speck, gnocchi e pietanze a base di pasta e mais. Un’ ampia varietà che può essere degustata soprattutto negli eccellenti ristoranti dell’Alto-Adige.
Le Viles nelle valli ladine
Della regione tirolese si conoscono i tipici agglomerati di abitazione tirolesi, detti Viles in lingua ladina: due edifici, un’area residenziale ed una agricola, che servono ad una famiglia di contadini per viverci e lavorare. Ma a differenza dei tirolesi tedeschi, gli agglomerati ladini non erano separati, ma raggruppati in un massimo di dieci fattorie. Nell’Alta Badia questo agglomerato rappresenta tutt’oggi la caratteristica forma di insediamento. Le Viles dei ladini, però, sono uniche ed hanno delle caratteristiche speciali che si possono trovare solo qui: case costruite a stretto contatto l’una con l’altra, con pozzi e forni in mezzo. Le fondamenta delle case sono di pietra, mentre una grande costruzione in legno sovrasta la costruzione in pietra sottostante. Sulle pareti esterne si trovano spesso degli affreschi della Vergine Maria; le superfici in legno sono solitamente decorate con begli intagli.
In ogni caso, vale la pena cercare nelle valli ladine queste Viles e visitarle da vicino. Oltre alla possibilità di poter studiare questi edifici storici, avrete anche l’opportunità di conoscere il tipico stile di vita ladino.
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